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L’Assemblea dell’ONU per l’ambiente nel marzo dello scorso anno ha approvato una risoluzione considerata di importanza storica per porre fine all’inquinamento da plastica. Istituisce un comitato intergovernativo di negoziazione che inizierà i suoi lavori nel 2022 e che nei due anni successivi dovrà stilare un trattato giuridicamente vincolante che i paesi dell’ONU dovranno firmare entro il 2024. Il testo dovrà affrontare l’intero ciclo di vita della plastica, compresi produzione, progettazione e smaltimento, con l’ambizione di ridurre drasticamente la quantità di plastica prodotta, che è uno dei materiali più inquinanti al mondo.

Nel febbraio di quest’anno il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) ha prodotto il rapporto From Pollution to Solution, con il quale ha effettuato una valutazione globale dei rifiuti marini e dell’inquinamento da plastica.

La prima sessione del Comitato intergovernativo di negoziato (INC) sull’inquinamento da plastica si è tenuta fra la fine di novembre ed i primi giorni di dicembre del 2022, fra la fine di maggio ed i primi giorni di giugno 2023 si è tenuta la seconda sessione a Parigi. In tutto sono previste cinque sessioni di riunioni del Comitato che si terranno entro il 2024, per arrivare alla condivisione di un trattato vincolante sulla plastica.

ISDE International ha prodotto un proprio position paper in merito al documento in discussione nel comitato Potential options for elements towards an international legally binding instrument, based on a comprehensive approach that addresses the full life cycle of plastics as called for by United Nations Environment Assembly resolution 5/14, che qui riproponiamo integralmente (traduzione a cura Isdenews)


Possibile obbligo principale: ridurre le microplastiche

Riguardo al punto 13 del documento, ISDE condivide che i punti (a – Options for addressing intentional use) e (b – Options for addressing unintentional releases) debbano essere chiaramente affrontati come elementi separati a causa del fatto che “la produzione e l’uso intenzionali” nano-microplastiche sono due questioni molto diverse.

In relazione alle microplastiche di “produzione e uso” intenzionale, ISDE comprende che la menzione “produzione e uso intenzionali di nano-microplastiche” è più completa e accurata, in particolare perché le nano plastiche hanno caratteristiche molto diverse, destino ambientale, comportamento e tossicità che le rendono diversi dalle microplastiche.

Proposta

L’ISDE ritiene che, per la natura e gli usi, ci dovrebbe essere un punto separato (articolo singolo o sezione) dedicato alla “produzione intenzionale e l’uso di nano-microplastiche” nel testo del nuovo trattato giuridicamente vincolante.

Fondamenti

  • Le nano-microplastiche prodotte e utilizzate intenzionalmente sono incluse nei prodotti di uso quotidiano, rappresentano un’enorme minaccia invisibile per l’ambiente e la salute perché, se applicate per alcuni usi, possono fluire direttamente nel corpo umano e in altri esseri viventi e inquinare gli alimenti, acqua, suolo e aria.
  • le nano plastiche, a causa delle loro dimensioni più piccole, hanno proprietà fisiche e chimiche uniche e dovrebbero ricevere particolare attenzione.
  • Le nano-microplastiche prodotte intenzionalmente sono anche progettate per svolgere un compito specifico, ad esempio per facilitare e migliorare l’azione e la penetrazione dei prodotti chimici (prodotti farmaceutici, pesticidi e fertilizzanti nonché cosmetici). Dopo aver svolto il compito per il quale sono stati progettati, una volta rilasciati nell’ambiente possono continuare a comportarsi secondo queste caratteristiche (ora trasportano sostanze chimiche presenti nell’ambiente, facilitandone la penetrazione e l’attività nei tessuti viventi, aumentando o modificando la tossicità di altri inquinanti).

Per l’accesso alle informazioni

Nella maggior parte dei casi queste nano-microplastiche prodotte e usate intenzionalmente non sono descritte nelle formule o informate nelle etichette, e non sono ben regolate (o per niente).

I diversi settori che sintetizzano, producono e utilizzano nano-microplastiche dovrebbero informare e facilitare l’accesso allo stato attuale della scienza/conoscenza per spianare la strada alla regolamentazione, in particolare per quelli che affluiscono direttamente negli esseri viventi e nell’ambiente (come pesticidi e fertilizzanti) o quelli applicati negli usi considerati essenziali (come i farmaci per uso umano e veterinario).

Esposizione dei lavoratori

È importante riconoscere l’esposizione tossica dei lavoratori delle industrie che sintetizzano, producono o gestiscono prodotti con nanotecnologie prodotte intenzionalmente. Questi lavoratori sono in prima linea e dovrebbero essere adeguatamente informati, formati e protetti dall’esposizione tossica (vi sono già prove dell’impatto sulla salute dei lavoratori).

Rifiuti di produzione intenzionale di nano microplastiche e rifiuti che li contengono

Occorre prestare attenzione alla gestione dei rifiuti di nano-microplastiche prodotte intenzionalmente o che le contengono (per esempio nei prodotti). In particolare i rifiuti industriali provenienti da attività industriali che producono o gestiscono intenzionalmente e utilizzano nano-microparticelle devono essere raccolti e gestiti e smaltiti in modo sicuro.