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L’Associazione medici per l’ambiente- Isde ( International society of doctors for the environment) di Viterbo, da oltre 15 anni studia e documenta il degrado dell’ecosistema del lago di Vico e i possibili e commessi rischi per la salute delle popolazioni residenti nei due comuni rivieraschi.

A seguito della richiesta inoltrata alla Asl di Viterbo della copia dei giudizi d’idoneità relativi alle acque erogate ad uso umano nei comuni di Caprarola e Ronciglione dal mese di gennaio 2020 al mese di maggio 2021, l’Isde di Viterbo ha preso visione nei giorni scorsi della documentazione resa disponibile.

La documentazione conferma ancora una volta i giudizi negativi relativamente alla qualità delle acque erogate nei due acquedotti comunali, come anche da comunicazione al sindaco di Caprarola del giorno 11 marzo 2021 n. protocollo19597 e come anche da comunicazione al sindaco di Ronciglione, sempre del giorno 11 marzo 2021 n. protocollo 19594.

Nelle due comunicazioni, del Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene Alimenti Nutrizione Acque Potabili della Asl di Viterbo, si legge:  “… acqua non potabile per la rilevante presenza di Cianoficee  (fra cui anche la specie potenzialmente tossica Planktothrix rubescens) e tossine algali…”.

Sempre da questa stessa documentazione disponibile si evincono, in alcuni esami, superamenti del parametro Arsenico – elemento cancerogeno certo di Classe 1 secondo la classificazione della Iarc- e presenza di batteri coliformi nelle acque dei due acquedotti comunali.

Come noto, nei due Comuni persistono da anni le ordinanze di non potabilità dell’acqua (ordinanza n.92 del 28/12/2012) rete idrica lago di Vico (ordinanza n.11 del 19/01/2015) rete idrica fogliano ( ordinanza n.135 del 25 luglio 2017).

L’Isde di Viterbo, per la documentazione sopra richiamata, messa a disponibile dalla Asl di Viterbo, e in considerazione:

  • della Deliberazione del n. 276 del 19 maggio 2020 della Giunta regionale del Lazio che indica nella classificazione inferiore alla categoria A3 le acque lacustri vicane per la produzione di acqua potabile e stabilisce che : “… tali acque possono essere utilizzate, in via eccezionale, solo qualora non sia possibile ricorrere ad altre fonti di approvvigionamento e solo dopo opportuno trattamento…” e
  • delle conclusioni dello studio CyanoAlert Horizon 2020, per quanto di pertinenza dell’Istituto Superiore di Sanità-Iss nelle quali si legge: “…Poiché oltre che Riserva naturale e zona SIC il lago di Vico è tutelato in qualità di fonte di approvvigionamento idropotabile, la presenza di cianotossine, conseguenza delle fioriture di specie tossiche dovute allo stato trofico delle acque del lago, rende l’eventuale uso delle acque per fruizione limitato a situazioni di emergenza, in assenza di altri approvvigionamenti disponibili con mezzi congrui e richiede delle misure di trattamento di elevata e provata efficienza”,

torna ad invitare tutte le Istituzioni per quanto di loro competenza ad interrompere immediatamente la captazione di acqua dal lago di Vico e a rifornire di acqua potabile con mezzi alternativi le popolazione di Caprarola e Ronciglione.

ISDE Viterbo

Per comunicazioni: isde.viterbo@gmail.com