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Il Dipartimento di Epidemiologia del Lazio ha condotto uno studio con lo scopo di analizzare l’associazione tra l’esposizione di lungo periodo all’inquinamento atmosferico e specifici sottotipi di disturbi ipertensivi durante la gravidanza.

Sono stati analizzati i dati di 130.470 gravidanze singole a Roma nel periodo 2014-2019; agli indirizzi di residenza delle madri sono stati attribuiti i valori di particolato (PM2,5 e PM10), biossido di azoto (NO2) e ozono (O3), considerando molteplici finestre temporali di esposizione.

I risultati dello studio suggeriscono che il PM2,5, il PM10 e l’NO2 aumentano il rischio di preeclampsia e che queste associazioni sono robuste all’aggiustamento per l’O3;l’aumento del rischio di ipertensione gestazionale e dei disturbi ipertensivi durante la gravidanza suggerito per l’O3, invece, si attenua dopo l’aggiustamento per il PM o l’NO2.

Sono tuttavia necessari ulteriori studi per valutare gli effetti delle componenti specifiche del PM su tutti i sottotipi di preeclampsia per contribuire a indirizzare maggiormente le azioni preventive.

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