Si è concluso con successo il corso di formazione internazionale “Climate Change, Health, and Migration”, svoltosi dall’11 al 15 maggio 2025 al Fairmont Hotel del Cairo, promosso dall’Istituto Nazionale per la Salute, Migrazioni e Povertà (NIHMP) e dall’Ambasciata Italiana in Egitto. L’evento ha riunito esperti e operatori del settore provenienti da istituzioni accademiche, sanitarie e organizzazioni internazionali, con l’obiettivo di approfondire le interconnessioni tra i cambiamenti climatici, la salute pubblica e i fenomeni migratori.
Ad aprire i lavori, l’intervento del Dott. Paolo Lauriola, rappresentante di ISDE – Medici per l’Ambiente, che ha introdotto i partecipanti ai concetti fondamentali legati al cambiamento climatico. Il suo contributo, articolato in due sessioni teoriche, ha fornito una panoramica dettagliata sulle cause del riscaldamento globale, i suoi impatti diretti e indiretti sull’ambiente e sulla salute umana, e le principali evidenze scientifiche internazionali, tra cui i più recenti rapporti dell’IPCC.

Lauriola ha poi approfondito gli effetti sulla salute, dai rischi legati alle ondate di calore e all’inquinamento atmosferico, all’aumento di malattie infettive come malaria, dengue e patologie respiratorie. L’intervento si è focalizzato anche sulle strategie di prevenzione e adattamento, sottolineando il ruolo cruciale della pianificazione sanitaria e della transizione verso sistemi sanitari resilienti e sostenibili.
Nel pomeriggio del secondo giorno ha infine condotto un momento di approfondimento sul tema dell’accoglienza dei migranti climatici. Su questo si è sviluppato un ampio dibattito che mirava a verificare possibili collaborazioni con le organizzazioni internazionali coinvolte OMS e IOM e l’Egitto, anche tenuto conto che l’Egitto si trova tra aree oggetto di conflitti che si protraggono da lungo tempo e molto sanguinosi (Sudan, Libia e Palestin)
Il corso infatti, ha visto inoltre la partecipazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), del CGIAR e di rappresentanti di università italiane e internazionali. Tra le sessioni pratiche, workshop su casi studio, simulazioni e laboratori interattivi hanno permesso ai partecipanti di sviluppare piani di adattamento sanitario e politiche per la protezione dei migranti climatici.
L’ultima giornata si è conclusa con una tavola rotonda sul ruolo della cooperazione internazionale e delle politiche pubbliche nella promozione dell’equità sanitaria in un contesto di crisi ambientale. Moderata dalla Dott.ssa Maria Giuseppina Lecce (NIHMP), la discussione ha sottolineato la necessità di un approccio integrato e multisettoriale.
Il corso ha rappresentato un’occasione unica per rafforzare il dialogo tra discipline e attori istituzionali, promuovendo la formazione di nuove competenze per affrontare le emergenze sanitarie legate ai cambiamenti climatici e ai flussi migratori. Il contributo del Dott. Lauriola e di ISDE è stato particolarmente apprezzato per la chiarezza espositiva, la solidità scientifica e la capacità di connettere la ricerca alla pratica sul campo.