Progetto Nazionale “Salute e Inquinamento Atmosferico nelle Città Italiane”
Position Paper di ISDE Italia su inquinamento atmosferico e suoi effetti sulla salute, a supporto di un monitoraggio in vari città italiane dei livelli giornalieri di PM10, PM2,5 e NO2 che superano i valori raccomandati dall’OMS e i nuovi limiti previsti dalla Direttiva Europea.
L’inquinamento atmosferico è il principale rischio ambientale per la salute pubblica in Europa e in Italia, in quanto responsabile dell’aumento di patologie respiratorie, cardiovascolari e neurodegenerative, oltre ad avere effetti negativi sulla salute riproduttiva e sullo sviluppo infantile.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno nel mondo circa 8,1 milioni di persone muoiono prematuramente a causa dell’aria inquinata, mentre l’Agenzia Europea dell’Ambiente stima che solo nel nostro Paese l’esposizione agli inquinanti atmosferici provochi decine di migliaia di decessi prematuri all’anno.
Nell’ottobre 2024 è stata approvata definitivamente dall’Unione Europea la nuova Direttiva sulla Qualità dell’Aria, che stabilisce i nuovi limiti – che si avvicinano a quelli raccomandati dall’OMS per tutelare la salute umana -per i principali inquinanti che entreranno in vigore l’1 gennaio 2030. Gli Stati nazionali hanno tempo due anni per recepire la Direttiva.
L’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia ha pubblicato un nuovo Position Paper sull’inquinamento atmosferico, curato dal dott. Paolo Bortolotti, membro della Giunta Esecutiva ISDE Italia, e con il contributo di numerosi esperti e ricercatori. Il documento, che segue il “Webinar di aggiornamento sui principali problemi connessi all’inquinamento dell’aria per una strategia comune” , offre un’analisi approfondita sugli effetti dell’inquinamento sulla salute, sulle fonti di emissione e sulle strategie di mitigazione, proponendo nel suo ambito anche una “cassetta degli attrezzi” per intervenire a livello locale con azioni di advocacy.
Al fine di supportare le iniziative di advocacy ISDE Italia, anche in collaborazione con l’Osservatorio Mobilità Urbana Sostenibile della Clean Cities Campaign, dall’inizio del 2025 ha iniziato a rilevare i dati diffusi dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria in molte città italiane, per quanto riguarda le medie giornaliere relative alle polveri sottili ed al biossido di azoto. Inquinanti per i quali le Linee Guida OMS del 2021 e la Direttiva Europea individuano specifici limiti da non superare.
Il seguente grafico riepiloga sinteticamente i dati del monitoraggio.
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Le Sezioni di ISDE Italia, in collaborazione anche con la rete di associazioni presenti sul territorio che fanno capo alla Clean Cities Campaign, promuoveranno iniziative di sensilibilizzazione della popolazione e delle amministrazioni locali, in presenza del superamento dei valori di riferimento OMS ed europei di questi inquinanti, al fine di adottare le opportune iniziative per ridurre l’inquinamento atmosferico.
Le richieste di ISDE: azioni concrete per ridurre l’inquinamento
ISDE chiede alle istituzioni italiane ed europee di adottare misure urgenti, tra cui:
- Recepire immediatamente i limiti di qualità dell’aria OMS, senza aspettare il 2030.
- Ridurre drasticamente l’uso di combustibili fossili, incentivando le energie rinnovabili e la mobilità sostenibile.
- Potenziare il monitoraggio della qualità dell’aria, con sistemi di allerta efficaci per la popolazione.
- Promuovere campagne di sensibilizzazione per ridurre l’uso di biomasse e migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
- Aumentare il ruolo della sanità pubblica nella prevenzione e nel monitoraggio delle patologie legate all’inquinamento.
“Proteggere la salute pubblica significa ridurre subito le emissioni e adottare politiche più ambiziose”, conclude Roberto Romizi, Presidente ISDE Italia. “Chiediamo alle istituzioni di agire con urgenza per garantire un’aria più pulita e una migliore qualità della vita per tutti i cittadini”.