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L’Osservatorio Interdisciplinare sulla Bioeconomia (OIB) è costituito su iniziativa di docenti e ricercatori di università e centri di ricerca a seguito della conferenza “La Strategia europea di bioeconomia: scenari e impatti territoriali, opportunità e rischi” svoltasi lo scorso settembre a Roma, presso la Società Geografica Italiana, e patrocinata da società scientifiche e università (allegato).

La Bioeconomia, oggi al centro di strategie programmatiche in numerosi Paesi, si sta imponendo nell’immaginario collettivo come la nuova frontiera dell’economia verde, la panacea capace di conciliare ambiente, economia e lavoro. Tuttavia, un’attenta analisi mostra sostanziali divergenze rispetto alla teoria bioeconomica di Georgescu Roegen che, negli anni ’60, aveva teorizzato una forma di bioeconomia realmente capace di far convivere l’attività umana con la vita sul Pianeta e con l’ecosistema che li ospita. Questa radicale distanza dai presupposti fondativi della Bioeconomia riguarda anche la Strategia europea di bioeconomia rispetto alla quale molte preoccupazioni erano già emerse nella consultazione pubblica online del 2011. Del resto, anche il documento di preparazione alla prima Strategia italiana rileva rischi sul piano ambientale, con particolare riferimento al “sovrasfruttamento e la creazione di impliciti trade-off tra la mercificazione e la conservazione delle risorse naturali” (PdC, 2016, p. 13), così come riportato anche nella BIT I.

Nella consapevolezza che la Strategia di bioeconomia (e i diversi programmi connessi) in Italia e in Europa non possa essere concepita solo come una rilevante sfida da cogliere “a tutti i costi”, come componenti del mondo scientifico e accademico, abbiamo ritenuto necessaria e opportuna la costituzione di un Osservatorio indipendente e interdisciplinare che, attraverso un approccio sistemico e integrato, assuma il compito di monitorare ciò che accade in Italia e in Europa nel campo delle diverse accezioni di Bioeconomia, al fine di contribuire alla comprensione dei processi in corso e dei possibili scenari, nonché di proporre indicazioni e iniziative volte al sostegno decisionale.

 

Clicca QUA per scaricare la Carta costitutiva dell’Osservatorio.

 

Comitato promotore

Massimo Blonda, IRSA-CNR, già Direttore Scientifico ARPA Puglia, Fondazione di Partecipazione delle Buone Pratiche

Angelantonio Calabrese, IRSA-CNR

Michele Carducci, Università del Salento, Coordinatore CEDEUAM-RED CLACSO

Giuseppe Celi, Università di Foggia

Margherita Ciervo, Università di Foggia, Laboratory for the analysis of places, landscapes and European countryside, University of Liège (Belgium)

Alida Clemente, Università di Foggia

Giovanni Damiani, Presidente Gruppo Unitario per la Difesa delle Foreste Italiane, già Direttore Generale ANPA e Direttore Tecnico ARTA

Patrizia Gentilini, International Society of  Doctors for Environment

Fabio Parascandolo, Università di Cagliari;

Daniela Poli, Università di Firenze, Comitato Scientifico Società dei territorialisti e delle territorialiste

Bartolomeo Schirone, Università della Tuscia, Società Italiana di Restauro Forestale

Gianni Tamino, Comitato Scientifico International Society of  Doctors for Environment