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La salute è la cosa più importante che abbiamo. È quindi più che comprensibile l’enorme attenzione che essa suscita nel mondo dell’editoria e della comunicazione. Le informazioni sono tantissime, in continuo divenire e anche su questioni importanti si registrano opinioni diverse, convincimenti infondati e consigli stravaganti che spesso preoccupano e disorientano i cittadini.Ingenti interessi commerciali alimentano inoltre aspettative irrealistiche e falsi bisogni che possono nuocere alla salute.

La gente vuole certezze ma in medicina raramente ci sono verità assolute. Le conoscenze cambiano con i risultati della ricerca, le decisioni devono adattarsi alla variabilità del contesto in cui sono adottate e nonostante i grandi successi della medicina molti problemi restano tuttora insoluti. 

Nel volume “Medicina, salute e dintorni”, con un linguaggio semplice ma rigoroso e con molti esempi tratti dalla vita di tutti i giorni, Antonio Bonaldi ci aiuta a comprendere che il mondo e fortemente interconnesso, che la salute riguarda la vita più che la medicina e che in gran parte dipende dalle nostre scelte. 

Attraverso temi di stretta attualità come gli screening, l’alimentazione, la medicina di precisione, l’intelligenza artificiale e i cambiamenti climatici l’autore ci introduce nel complesso mondo della salute e della medicina, ci aiuta ad evidenziarne le contraddizioni, a sviluppare il senso critico e non ultimo ci fornisce utili consigli per decidere, nel nostro interesse, anche in condizioni d’incertezza.

il libro è diviso in tre parti. La prima parte offre un quadro generale, di tipo socio-epistemico, che permette al lettore di comprendere importanti aspetti della scienza moderna, per esempio i modelli predittivi, l’importanza degli algoritmi e subito dopo dell’incertezza e dell’indeterminazione propria dell’approccio scientifico, con l’aggiunta peraltro di qualche passaggio del tutto originale, come quello che s’intitola: “Il tempo della vita è slow”.

Nella seconda parte viene fuori Antonio Bonaldi in camice bianco, il dottore. Ma con un atteggiamento critico e quasi provocatorio. Ci parla delle mezze verità e degli inganni della medicina tradizionale, si chiede perché in medicina si continuano a fare cose inutili e dannose, ci parla della falsa prevenzione e dell’effetto placebo. Da scienziato, poi, si arrende alla forza dei numeri, usandoli anche per dire che non tutti i rischi sono uguali.

Il concetto della visione sistemica viene subito fuori con enfasi quando la medicina si mette ad operare nel contesto dell’ambiente. È questo uno degli aspetti importanti della terza parte del libro di Bonaldi. La dicitura da tener presente qui è quella di ecologia della salute, il che significa che c’è una trilogia: ambiente, salute e medicina, in un equilibrio non sempre facile, ma che bisogna preservare. Anche la dieta dipende da questa trilogia ed ha ovviamente una importanza da non dimenticare. E che dire dell’intelligenza artificiale, l’avvento delle macchine e dei robot che sembrano scalzare sempre più l’uomo dalle sue funzioni? Attenzione anche alla medicina di precisione e alla medicina personalizzata, dice Bonaldi. Infine termina questa parte con una domanda che nessun si sarebbe mai aspettato: stando le cose come stanno, quanto siamo felici?