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Questo il tema, a 10 anni dall’Enciclica Laudato si’, del 21° seminario nazionale sulla Custodia del Creato, svoltosi a Bologna, venerdì 11 aprile 2025. La dottoressa Antonella Litta dell’Associazione medici per l’ambiente- ISDE e la dottoressa Cecilia Dall’Oglio, responsabile dei programmi italiani del Movimento Laudato Si’, hanno coordinato il gruppo di lavoro “Energia e salute” 

A dieci anni dall’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, il seminario nazionale ha voluto focalizzare l’attenzione sul tema della transizione energetica, e in particolare sulle possibili e già praticabili alternative rappresentate anche dall’esperienza delle Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali – CERS. Queste esperienze rappresentano infatti un efficace strumento di ecologia integrale e di innovazione sociale, per un’economia sostenibile e radicata nei territori. Il seminario ha voluto offrire un momento di riflessione e tracciare un bilancio a livello nazionale, relativamente a quanto già realizzato e ancora da realizzare, alle pratiche in atto, all’approfondimento delle motivazioni ad esse sottese, e per un ulteriore loro forte rilancio e sostegno su scala nazionale. 

L’inizio dei lavori è stato preceduto dalla coinvolgente performance artistica Sand Art https://sabbieluminose.it/it.

Il giovane artista Andrea Arena, ha disegnato sulla sabbia una sequenza di immagini fortemente evocative e simboliche, ispirate al Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi.

Dopo l’emozionante contributo artistico, don Bruno Bignami direttore dell’Ufficio Nazionale Pastorale Sociale e del Lavoro-UNPSL ha introdotto la giornata di studio mettendo in evidenza tra l’altro come l’esperienza delle CERS possa essere ben rappresenta da tre parole: comunità, solidarietà ed inclusione. La dottoressa Gloria Mari del Centro Nocetum ha coordinato i lavori del mattino e gli interventi preziosi e puntuali del sociologo Giovanni Carrosio dell’Università di Trieste, dell’arcivescovo di Catania mons. Luigi Renna-presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace-, e della professoressa Patrizia Messina, politologa e docente presso l’Università di Padova. 

Nella seconda parte della giornata di studio gli oltre 150 partecipanti si sono suddivisi in 5 gruppi di lavoro che hanno declinato l’argomento proposto dal seminario nei sottotemi: Salute ed Energia, CERS, Cura del territorio, Formazione e Alleanze sul territorio. 

La riflessione sulla dimensione ecumenica dell’ecologia integrale è stata affidata al vescovo di Pinerolo, mons. Derio Oliverio – presidente Commissione Episcopale per l’Ecumenismo e il Dialogo- e al vescovo ausiliare della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia, Athenagoras Fasiolo.

Don Giuliano Savina, direttore dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso- UNEDI, ha concluso i lavori del convegno esprimendo grande soddisfazione per l’ottima riuscita dell’evento e ringraziando tutti i convenuti per la partecipazione attenta e ricca di spunti di riflessioni e proposte.

Di seguito una breve sintesi degli argomenti oggetti di riflessione e approfondimento del gruppo “Energia e salute”.

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La produzione di energia da combustibili fossili (carbone, petrolio, gas e biomasse) rappresenta la principale fonte di inquinamento dell’aria, compromette la salute delle persone e accelera il cambiamento climatico.

Si tratta di un inquinamento perlopiù invisibile e questo riduce la percezione del rischio ma è una vera e propria emergenza sanitaria globale.

L’Organizzazione mondiale della Sanità-OMS stima che il 99 % della popolazione mondiale respira aria inquinata e che ogni anno sono più di 7 milioni le persone che muoiono a causa di malattie correlate a questo specifico inquinamento.

La combustione di materiali fossili rilascia infatti polveri-PM (Particulate Matter, PM fine ed PM ultrafine le più dannose), gas nocivi e climalteranti tra cui: l’Anidride carbonica-CO2, il Monossido di Carbonio-CO, gli Ossidi di Azoto-NOx, gli Ossidi di Zolfo- SOX, il Metano – CH4 , l’Ozono-O3  e composti complessi come gli Idrocarburi policiclici aromatici, le diossine etc.

Immessi in ambiente dalle combustioni anche metalli pesanti, i principali: Mercurio, Piombo, Cromo, Arsenico.

L’esposizione cronica, ma anche acuta, a questi inquinanti atmosferici è correlata a infiammazione delle alte e basse vie respiratorie, asma, riduzione dello sviluppo e delle funzioni dell’apparato respiratorio (soprattutto in età pediatrica), aterosclerosi e malattie cardiovascolari, dismetaboliche, tumori, malattie neurodegenerative e psichiatriche, disturbi della sfera riproduttiva e nei bambini anche malattie del neurosviluppo.

L’impatto sanitario di queste patologie ha anche un costo, in termini economici, molto elevato, in quanto riduce l’aspettativa di vita, aumenta le spese mediche e riduce la produttività attraverso la perdita di giorni lavorativi.

Ma le alternative per contrastare questo inquinamento, il cambiamento climatico e assicurare il benessere del pianeta, delle persone e delle generazioni future ci sono già e ormai da qualche decennio.

Si tratta di porre in atto con coraggio e determinazione scelte economiche e politiche a tutela della Terra, del genere umano e di tutte le specie, velocizzare la transizione ecologica attraverso l’utilizzo e la promozione di energie veramente rinnovabili e tra queste in primis quella solare; un’energia pulita, sana, inesauribile e a disposizione di tutti.

“Sperare un mondo libero dal monopolio dei combustibili fossili ed agire insieme” – come intitola il contributo di riflessione del Movimento Laudato Si’ in occasione della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, svoltasi a Trieste nel 2024  https://drive.google.com/file/d/1M3bHXEVT8G_TyvEpqA-wkBx0oSA3K4DI/view – è davvero possibile.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili – CER sono ormai un consolidato quanto concreto esempio di come, attraverso la produzione e la distribuzione di energia autoprodotta da fonti rinnovabili, si possano generare benefici ambientali ed economici per i territori e di conseguenza benefici in termini di salute e nuove e più giuste relazioni sociali per tutti i soggetti coinvolti.