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Nonostante i progressi compiuti con le politiche ambientali e sanitarie negli ultimi 30 anni con il cosiddetto Processo europeo per l’ambiente e la salute (European Environment and Health Process , ‘EHP’), ci sono ancora più di 1,4 milioni di morti premature che si verificano ogni anno nella Regione Europea causa di fattori di rischio ambientale. L’inquinamento atmosferico è il fattore di rischio ambientale per la salute più significativo ma il cambiamento climatico sta rapidamente diventando sempre più un problema di crescente preoccupazione per la salute e il benessere dell’uomo. La pandemia di COVID-19 ha dimostrato la fragilità della prevenzione nell’affrontare i fattori ambientali che aumentano il rischio di zoonosi. Ha inoltre evidenziato come la salute e il benessere umano siano intrinsecamente legati alla salute degli animali e a quello dell’ambiente (One Health).
A fronte di questo quadro la settima conferenza ministeriale su ambiente e salute, ospitata dall’ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), si terrà a Budapest, dal 5 al 7 luglio e riunirà i decisori politici per definire le future priorità ambientali e sanitarie nella regione europea.
La triplice crisi del cambiamento climatico, dell’inquinamento ambientale e della perdita di biodiversità pone la più grande minaccia per la salute e il benessere delle generazioni attuali e future negli ultimi anni. Queste tre questioni si rafforzano a vicenda, amplificando le minacce per la nostra salute e al nostro benessere e richiedono urgenti azioni per cambiare rotta e riportare l’umanità verso la salvezza.
La Conferenza mira a raggiungere un forte impegno politico per accelerare i progressi nell’affrontare problemi di salute derivanti da questi problemi. Richiederà un impegno per la trasformazione. In altre parole implica una rinnovata governance, competenze integrate in ambiente e salute, l’utilizzo di approcci intersettoriali, il sostegno alla ricerca e all’innovazione come i principali fattori trainanti per lo sviluppo sostenibile, una maggiore resilienza dei sistemi sanitari orientato a migliorare la salute e il benessere per tutti.

In particolare la conferenza mira a:

  1. fare il punto sugli sviluppi più recenti nella comprensione dell’impatto sulla salute della tripla crisi ambientale e delle principali tendenze e preoccupazioni attuali e future nella Regione, sulla base degli insegnamenti derivanti dalla pandemia COVID-19;
  2. rafforzare l’impegno del settore sanitario per affrontare gli impatti dei cambiamenti climatici, anche rendendo i sistemi sanitari più sostenibili dal punto di vista ambientale, con basse emissioni di carbonio e resilienti alla crisi climatica;
  3. riaffermare la necessità di sforzi urgenti per ridurre gli effetti sulla salute dell’inquinamento, affrontando fattori di rischio ambientale sia quelli “consolidati” che quelli emergenti;
  4. integrare le conoscenze sulla natura, la biodiversità e la salute nelle politiche ambientali e sanitarie, e nell’attuazione dell’approccio One Health;
  5. adottare una tabella di marcia come parte integrante della Dichiarazione di Budapest, con una serie di azioni concrete azioni e impegni per prevenire e affrontare gli effetti sulla salute posti dalla triplice crisi;
  6. concordare una serie di acceleratori per il raggiungimento Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDO) in tema di ambiente e della salute, e una transizione verso comunità resilienti, sane, eque e sostenibili;
  7. lanciare i partenariati EHP come un nuovo e flessibile meccanismo per sostenere l’attuazione di impegni su temi specifici di interesse comune a livello nazionale ed internazionale.

HEAL e i rappresentanti di alcune organizzazioni affiliate, parteciperanno all’evento per garantire che le voci di chi si occupa di salute, dei pazienti, dell’ambiente e di altri gruppi della società civile, siano ascoltate in tutte le sue componenti. La delegazione di HEAL includerà un membro della International Society of Doctors for the Environment (ISDE) – ISDE Italy, dell’International Network on Children’s Health, Environment and Safety (INCHES), della European Federation of Allergy and Airways Diseases Patients’ Associations (EFA ) e della Réseau Environnement Santé.
Per ISDE-Italia parteciperà Paolo Lauriola, Coordinatore della rete Italiana Medici Sentinella per l’Ambiente. Oltre a collaborare con la Delegazione HEAL sui vari temi della Conferenza, ISDE promuoverà l’importanza dei Medici e dei Pediatri di Famiglia per dare una risposta locale a sfide globali come i cambiamenti climatici, l’antimicrobico resistenza e non ultimo l’inquinamento ambientale nelle sue diverse forme (atmosferico, idrico, degli alimenti, elettromagnetico ect).