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I dettagli della restrizione proposta alla produzione e uso di circa 10.000 sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS) sono ora disponibili sul sito web dell’ECHA (European Chemical Agency). I comitati scientifici dell’ECHA inizieranno ora a valutare la proposta in termini di rischi per le persone e l’ambiente e di impatto sulla società.

La proposta è stata preparata dalle autorità danesi, tedesche, olandesi, norvegesi e svedesi e presentata all’ECHA il 13 gennaio 2023. Mira a ridurre le emissioni di PFAS nell’ambiente e a rendere i prodotti e i processi più sicuri per le persone.

Tutti i PFAS che rientrano nel campo di applicazione della proposta sono molto persistenti nell’ambiente. Se le emissioni non saranno ridotte al minimo, le persone, le piante e gli animali saranno sempre più esposti e, senza restrizioni, – secondo l’ECHA – si raggiungeranno livelli tali da avere effetti negativi sulla salute delle persone e sull’ambiente. Le autorità stimano che nei prossimi 30 anni circa 4,4 milioni di tonnellate di PFAS finiranno nell’ambiente, a meno che non si intraprendano azioni.

Peter van der Zandt, Direttore dell’ECHA per la valutazione dei rischi, ha dichiarato: “Questa proposta storica delle cinque autorità sostiene le ambizioni della Strategia Europea sulle Sostanze Chimiche e del Piano d’Azione per l’Inquinamento Zero. Ora, i nostri comitati scientifici inizieranno la loro valutazione e formazione di opinioni. Mentre la valutazione di una proposta così ampia con migliaia di sostanze, e molti usi, sarà stimolante, siamo pronti.”

Prossimi passi

I comitati scientifici dell’ECHA per la valutazione dei rischi (RAC) e per l’analisi socioeconomica (SEAC) verificheranno che la proposta soddisfi i requisiti legali di REACH nelle loro riunioni del marzo 2023. In tal caso, i comitati inizieranno la loro valutazione scientifica della proposta. Il 22 marzo 2023 è prevista una consultazione semestrale.

Il RAC formulerà un parere sull’opportunità della restrizione proposta di ridurre i rischi per la salute delle persone e per l’ambiente, mentre il parere del SEAC riguarderà gli impatti socioeconomici, vale a dire benefici e costi per la società, associati alla proposta. Entrambe le commissioni formulano i loro pareri sulla base delle informazioni contenute nella proposta di restrizione e delle osservazioni ricevute durante le consultazioni.

I comitati prendono inoltre in considerazione il parere del forum per l’applicazione delle norme sull’applicabilità della restrizione proposta. Una volta adottati, i pareri saranno inviati alla Commissione europea che, insieme agli Stati membri dell’UE, deciderà in merito alla potenziale restrizione.

Il 5 aprile 2023 sarà organizzata una sessione di informazione online per spiegare il processo di restrizione e aiutare coloro che sono interessati a partecipare alla consultazione.

Controlla la timeline qui sotto per i prossimi passi.

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