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Il Prof. Sergio Bernasconi, membro del comitato scientifico di ISDE, ha partecipato all’audizione della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente.

“Durante l’audizione sono state affrontate varie problematiche legate all’utilizzo della plastica – ha dichiarato il Prof. Bernasconi – ho voluto, prima di tutto, sottolineare totale appoggio alla proposta di vietare, entro il 2024, la produzione e utilizzazione di oggetti monouso in plastica (bicchieri e posate per esempio), perché costituiscono una parte significativa se non maggioritaria della plastica dispersa nell’ambiente.

E’ risaputo che da tale dispersione può determinare alterazione e/o distruzione di molti habitat sia marini che terrestri con pesanti ricadute sui cicli naturali di molte specie animali e vegetali. Occorre inoltre ricordare che alcune delle sostanze contenute nel materiale plastico sono volatili e quindi possono disperdersi nell’atmosfera allargando notevolmente l’area di inquinamento. Attraverso processi chimico-fisici, si ha poi una frantumazione di tale materiale fino alla formazione di micro e nanoplastiche- ha continuato lo scienziato di ISDE- su cui si concentra oggi la ricerca medica per capire meglio quali possono essere le conseguenze in termini di salute, dopo che è stato dimostrato che possono giungere alla placenta durante la gravidanza, essere ingerite con gli alimenti o essere inalate per via respiratoria.

Gli oggetti monouso possono anche contenere sostanze chimiche classificate come interferenti endocrini (IE);  un’enorme mole di lavori scientifici (oltre 4000 negli ultimi 5 anni), ha aumentato le nostre conoscenze sui possibili meccanismi con cui gli IE possono interferire negativamente sull’omeostasi endocrino-metabolica, sulla neuro-genesi, sul sistema immunitario e sul microbiota, diventando quindi possibili cause o concause di molte patologie (alterata fertilità, obesità, malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumore, alterazione dello sviluppo neuro-cognitivo ).

Proprio per questi motivi- conclude il Prof. Bernasconi- la proposta di legge prevede anche una serie di interventi educativi concentrandosi sui media e sulla popolazione generale. E’ necessario includere una specifica formazione pre e post laurea per il mondo sanitario (medici, infermieri e farmacisti) perché le scarse indagini eseguite, ne evidenziano la scarsa preparazione e la difficoltà ad esercitare un ruolo efficace di prevenzione primaria in questo settore.