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Questo il tema del convegno nazionale che si svolgerà a Viterbo, venerdì 16 maggio 2025 ore 16,00, presso l’Università della Tuscia -Aula 14-, complesso di Santa S. Maria in Gradi. Al convegnoparteciperà anche la dottoressa Litta dell’Associazione medici per l’ambiente – ISDE

La dottoressa Antonella Litta dell’Associazione medici per l’ambiente- ISDE (International Society of doctors for the environment) parteciperà al convegno per la pace “Se il più forte detta legge – Costruire l’alternativa alla guerra totale”. Il convegno si svolgerà a Viterbo, venerdì 16 maggio ore 16,00 presso l’università della Tuscia -Aula 14- complesso di Santa S. Maria in Gradi. 

L’evento, come si può leggere nel comunicato redatto a cura delle due associazioni promotrici (in allegato) “…nasce dalla consapevolezza che stiamo attraversando una fase storica di progressiva perdita della fiducia nel diritto internazionale, che a volte sfocia in un vero e proprio rinnegamento dello stesso. Le regole che, dopo le tragedie del Novecento, avrebbero dovuto garantire convivenza tra i popoli e risoluzioni pacifiche dei conflitti, vengono oggi sistematicamente ignorate. In tal senso, risuona forte l’appello a una pace “disarmata e disarmante” lanciato da papa Leone XIV nel suo primo messaggio al mondo; parole che non lasciano indifferenti e che rappresentano uno stimolo nuovo a operare per la giustizia e il dialogo, sulla scia della testimonianza di papa Francesco …”

Al convegno prenderanno parte il sociologo e presidente di Archivio Disarmo Fabrizio Battistelli, l’analista esperto di spesa militare e coordinatore della Rete Italiana Pace e Disarmo Francesco Vignarca, il portavoce della campagna Sbilanciamoci Giulio Marcon, il presidente della Pro Civitate Christiana e già coordinatore nazionale di Pax Christi Italia don Tonio Dell’Olio.

Interverrà con un videomessaggio Moni Ovadia, attore e regista teatrale, da sempre impegnato nella difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani. 

In collegamento online Roberta Leoni, dal convegno nazionale dell’Osservatorio Nazionale contro la Militarizzazione delle Scuole, farà presente il lento quanto sistematico inserimento del pensiero bellico- attraverso progetti e iniziative varie- nella scuola e nell’Università.

La testimonianza dell’attore e scrittore Pietro Benedetti, ricorderà la figura del poeta non violento viterbese Alfio Pannega, simbolo di un impegno popolare per la pace mai dimenticato.

La dottoressa Litta, Antonella Litta, analizzerà le gravissime conseguenze ambientali dei conflitti armati: contaminazione del suolo, aria, acqua, cibo, devastazione degli ecosistemi e distruzione delle infrastrutture. 

Di seguito un breve estratto dalla relazione della referente ISDE che sarà presentata nell’ambito dei lavori del convegno.

“Le guerre, le attività militari in generale e il settore industriale degli armamenti, contribuiscono in maniera rilevante al cambiamento climatico, inquinano l’ambiente e lo spazio, e hanno una pesante impronta ecologica – Ecological Footprint-. Conoscere sempre meglio anche queste strette relazioni è importante per realizzare condizioni giuste di pace in ogni parte del mondo, per contrastare la crisi climatica, conservare il pianeta con tutte le sue specie viventi, gli ecosistemi e l’intera biosfera, ed assicurare così un presente e un futuro di vita dignitoso e sostenibile a tutta l’umanità e al pianeta stesso”.