Continua a far discutere la questione della presenza di PFAS riscontrata da Greenpeace nell’acqua potabile di Arezzo. Nei giorni scorsi, la redazione della televisione locale TTV ha raccolto le dichiarazioni di Omar Milighetti, direttore operativo di Nuove Acque, che ha fermamente smentito i dati recentemente diffusi dall’organizzazione.
A seguito di un controllo svolto su un fontanello di Via Marco Perennio – proveniente dall’invaso di Montedoglio in Valtiberina – il report di Greenpeace aveva infatti indicato l’acqua del capoluogo aretino come una tra le più contaminate d’Italia in fatto di sostanze perfluoroalchiliche.
Milighetti ha rassicurato gli utenti sulla buona qualità dell’acqua e sull’assenza di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), affermando che i controlli effettuati dalla società dal 2020 ad oggi non hanno mai rilevato anomalie.
In attesa che venga fatta maggiore chiarezza sull’attendibilità del dato, TTV ha incontrato la dottoressa Maria Teresa Maurello, presidente della sezione aretina di ISDE – Medici per l’Ambiente. A Maurello hanno chiesto un giudizio sull’iniziativa di Greenpeace e maggiori informazioni sui PFAS: cosa sono, quali rischi comportano per la salute e cosa è necessario fare per evitare contaminazioni delle risorse idriche.
A tal proposito, nel corso della intervista video, la presidente di Isde ha sottolineato l’importanza di adottare misure preventive, a partire dall’implementazione di “un sistema di monitoraggio rigoroso e continuo, oltre a promuovere una maggiore consapevolezza sull’uso di queste sostanze”. Per ottenere effetti concreti, tuttavia, per Maurello risulta tuttavia indispensabile adottare provvedimenti anche drastici come “l’interruzione del loro impiego, anche in ambito industriale”.
Riguardo all’iniziativa di Greenpeace, sebbene basata su campionamenti ‘non ufficiali’, la presidente di isde Arezzo giudica questa indagine come uno stimolo nel portare all’attenzione pubblica un problema spesso sottovalutato. “Questa vicenda può essere l’occasione per rafforzare la collaborazione tra istituzioni e cittadini nel garantire una gestione responsabile delle risorse idriche”.