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La Sezione di Vicenza dell’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (ISDE Italia) ha diffuso questo comunicato stampa.

Abbiamo letto con molta preoccupazione il recente rapporto di Legambiente sulla situazione dell’inquinamento atmosferico di Vicenza. La nostra città anche nel 2024 si posiziona al quarto posto della classifica tra le città più inquinate da polveri sottili PM10.

Il dato si fa sempre più preoccupante tenendo conto delle evidenze scientifiche che hanno dimostrato lo stretto legame tra inquinamento atmosferico da polveri sottili e malattie cardiovascolari e cancro (polmone, mammella in particolare). Patologie che sono la prima e la seconda causa di morte.

Va segnalato inoltre che l’informazione corrente non cita le più pericolose polveri sottili 2,5 che riescono a penetrare attraverso l’albero respiratorio diffondendosi in tutto l’organismo. Le concentrazioni di questo particolato nella nostra città sono ancora più gravi di quello delle polveri PM10.

È possibile verificare questi dati controllando i dati sul sito ARPAV. I valori giornalieri superano frequentemente sia il valore indicato dall’OMS (15 µg/m³) sia quello indicato dalla nuova direttiva europea da attuare entro il 2030 (25 µg/m³).

Noi come medici appartenenti a ISDE (Società Internazionale di Medici per l’Ambiente) constatiamo che l’Agenzia Europea dell’Ambiente stima che solo nel nostro Paese l’esposizione agli inquinanti atmosferici provochi decine di migliaia di decessi prematuri all’anno. https://www.isdenews.it/isde-italia-linquinamento-atmosferico-e-unemergenza-sanitaria-necessarie-misure-urgenti-per-la-tutela-della-salute-pubblica-pubblicato-il-nostro-position-paper/    

Inoltre, Vicenza ha la particolarità di essere una città gravemente inquinata da PFAS. Per le acque potabili lo è stata in passato in modo importante, tanto da portare nel luglio 2013 il sindaco di allora ad emettere un’ordinanza che vietava ai cittadini residenti in un’area entro 1500 metri dall’ex pozzo idropotabile Scaligeri – zona ovest della città – di rifornirsi di acqua dai propri pozzi privati.

Chi pensa tuttavia che ora la nostra acqua potabile non contenga assolutamente più PFAS si sbaglia, e per questo basta proprio controllare le analisi che il gestore VIACQUA mette a disposizione di tutti nel proprio sito online, https://www.viacqua.it/it/clienti/acquedotto/qualita-dell-acqua/ , in cui si può controllare come i valori siano certo entro i limiti fissati dalla DGR 1590/2017, ma le sostanze indesiderate sono ancora presenti.

Ciò che preoccupa di più è proprio che la quantità dei PFAS nell’acqua potabile aumenta man mano che si cercano più composti, come ben evidenziato dal recente monitoraggio delle acque potabili svolto da Greenpeace anche a Vicenza. https://www.isdenews.it/greenpeace-presenta-la-prima-mappa-della-contaminazione-da-pfas-delle-acque-potabili-italiane/

Per le acque di falda o profonde, la situazione è mutata di poco, con migliaia di PFAS per litro di acqua, come dimostrano i report che l’ARPAV pubblica dal 2013, anche questi consultabili nel sito online di ARPAV “Concentrazione di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) nelle acque prelevate da ARPA. Anni 2013-2024” , che la seguente mappa ben localizza e rende quindi immediatamente. comprensibili: https://www.isdenews.it/pfas-nelle-acque-venete/

Su questa mappa è inoltre ben visibile anche l’inquinamento delle acque del nostro fiume Retrone, che dura anche questo da quando hanno iniziato a monitorarlo. Purtroppo, anche dal punto di vista sanitario più si indaga e più si scopre la nocività di queste sostanze, come ben dimostrato dallo IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), che nel 2013 considerava lo PFOA (il PFAS più presente nelle acque delle nostre zone) solo probabilmente cancerogeno (classe IIB), per arrivare invece 10 anni dopo, nel dicembre 2023, a classificarlo come certamente cancerogeno (classe IA) specificatamente – per ora- per i tumori dei reni e testicoli: https://www.iarc.who.int/news-events/iarc-monographs-evaluate-the-carcinogenicity-of-perfluorooctanoic-acid-pfoa-and-perfluorooctanesulfonic-acid-pfos/

Tutte queste considerazioni, a nostro avviso, devono portare le amministrazioni locali a considerare seriamente il problema come urgente, in particolare in occasione di qualsiasi progetto di trasformazione urbanistica della città.

Associazione medici per lAmbiente-Sezione di Vicenza:

Dott. Bertola Francesco, Dott. Cordiano Vincenzo, Dott. Fazio Giovanni,  Dott.Giaretta Renato, Dott.Lupo Claudio, Dott.ssa Pasinato Angela, Dott.ssa Rossi Laura, Dott.ssa Toffanetto Monica, Dott. Zampieri Dario.