94 organizzazioni europee, fra cui ISDE Italia, che rappresentano milioni di persone, hanno inviato una lettera a Ursula von der Leyen esortandola ad agire con audacia e chiarezza morale per vietare i PFAS.
I risultati del recente progetto Forever Lobbying hanno scoperto un altro scandalo sull’inquinamento PFAS all’interno dell’UE. Queste rivelazioni sono un campanello d’allarme per agire con determinazione contro quello che è diventato il “veleno del secolo” e probabilmente “la più grave crisi di inquinamento che l’umanità abbia mai affrontato”.
Per oltre un anno, il Forever Lobbying Project ha indagato su una campagna orchestrata di lobbying e di disinformazione da parte dell’industria PFAS e dei suoi alleati, con l’obiettivo di annacquare la proposta dell’UE di vietare “per sempre sostanze chimiche” e spostare l’onere dell’inquinamento ambientale sulla società.
L’indagine transfrontaliera e interdisciplinare rivela per la prima volta il costo sbalorditivo della pulizia della contaminazione da PFAS in Europa se le emissioni rimangono senza restrizioni: 2 trilioni di euro in un periodo di 20 anni, una fattura annuale di 100 miliardi di euro. Se gli inquinatori non pagano, allora chi lo farà?
Prodotti da una manciata di aziende, i PFAS sono una famiglia di oltre 10.000 sostanze chimiche artificiali. Quasi indistruttibile senza l’intervento umano e persistente negli organismi viventi, compresi gli esseri umani, i PFAS sono stati collegati a una dozzina di malattie.
Secondo scienziati, regolatori e società civile, il “veleno del secolo” ha creato la peggiore crisi di inquinamento che l’umanità abbia mai affrontato.