A seguito delle elezioni dell’UE del 6-9 giugno, è entrato in funzione un nuovo Parlamento europeo e presto sarà costituita una nuova Commissione europea. I capi di Stato e di governo dell’UE decideranno a breve le priorità strategiche dell’UE per il prossimo mandato politico.
Come organismo indipendente che fornisce all’UE conoscenze scientifiche, competenze e consigli relativi ai cambiamenti climatici, il comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici (European Scientific Advisory Board on climate Change) valuta le politiche e identifica le azioni e le opportunità per raggiungere con successo gli obiettivi climatici dell’UE. All’inizio di quest’anno, il comitato consultivo ha formulato 13 raccomandazioni chiave ai responsabili politici su come l’UE può raggiungere il suo impegno per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Questo consiglio rimarrà molto rilevante nei prossimi anni.
Nella relazione ‘Towards EU climate neutrality: progress, policy gaps and opportunities’, il comitato consultivo raccomanda una serie di azioni per mettere l’UE sulla buona strada verso la neutralità climatica. Sulla base di una valutazione di oltre 80 indicatori, il comitato consultivo ha rilevato che sono necessari maggiori sforzi in tutti i settori per raggiungere l’obiettivo climatico dell’UE nel 2050. Il comitato consultivo riconosce il potenziale del pacchetto politico Fit for 55 per accelerare le riduzioni dei gas a effetto serra dell’UE, ma sono necessarie ulteriori misure se l’UE deve raggiungere il suo obiettivo di neutralità climatica entro il 2050 al più tardi. Per contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici dell’UE, il comitato consultivo ha delineato 13 raccomandazioni chiave. Questi richiedono un’azione politica decisiva nei prossimi anni, sia per attuare efficacemente la legislazione recentemente concordata sia per avviare i preparativi per il quadro politico per il clima post-2030.
Il Prof. Ottmar Edenhofer, presidente del comitato consultivo, ha commentato: “Mentre entriamo in una nuova fase politica, compiti difficili attendono i responsabili politici in tutta Europa. Mentre l’UE deve adattarsi alle nuove realtà globali, gli impatti dei cambiamenti climatici sul continente stanno diventando sempre più gravi, con cambiamenti rapidi e pericolosi che colpiscono i cittadini da est a ovest e da nord a sud. Questo sarà un momento decisivo per i responsabili politici europei. Le decisioni prese nei prossimi anni saranno immensamente importanti per le generazioni attuali e future, e mantenere la rotta sugli obiettivi climatici dell’UE è più cruciale che mai. Per mantenere le sue ambizioni e i suoi impegni entro il 2050, l’UE deve prima di tutto garantire un’attuazione rapida ed efficace del pacchetto legislativo adottato per raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 55% dell’UE entro il 2030 e adottare un obiettivo fondamentale per il 2040 che sia equo e fattibile. L’azione per il clima va di pari passo con il miglioramento della sicurezza energetica dell’UE, rendendo la sua industria più competitiva e creando nuovi posti di lavoro. Poiché le riduzioni delle emissioni richiedono tempo per materializzarsi, ora è il momento per l’UE di investire in un futuro prospero, resiliente e sostenibile per tutti gli europei”.