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La morte di Papa Francesco priva quanti impegnati nella Cura della nostra Casa comune, nella lotta per la pace, per il disarmo, la smilitarizzazione e la nonviolenza, di una delle sue voci più forti, autorevoli e coerenti.
Il suo magistero è stato caratterizzato dalla costante esortazione al rispetto per la vita, per l’intera famiglia umana, per l’intero mondo vivente, a cominciare dai più poveri, dai migranti, da quelli che un “sistema economico che uccide “considera scarto.

Siamo grati a Papa Francesco per la sua vita e anche per l’enciclica Laudato sì, che con il suo forte richiamo alla responsabilità di tutti, nei confronti della nostra Casa comune, ha avuto e continua ad avere una funzione di aggregazione, di alleanza, nella consapevolezza della necessità di un rapido cambiamento, di una conversione radicale ad una ecologia profonda ed integrale per ogni abitante della terra, credente e non credente.

L’esortazione apostolica Laudate Deum, pubblicata il 4 ottobre 2023 nel giorno di san Francesco d’Assisi e nel giorno di apertura del Sinodo, è in piena continuità con la Laudato si’ e con essa ancora una volta il Pontefice ha voluto richiamare l’attenzione sulla gravità dell’emergenza climatica e l’urgenza di intervenire concretamente.

Con l’ enciclica “Fratelli Tutti” ha voluto poi di nuovo ribadire l’importanza di riconoscersi fratelli, con pari diritti e doveri in un mondo interconnesso e senza più muri, incoraggiando a superare ogni divisione per lavorare insieme per il bene comune della Terra e dell’umanità tutta.

Grazie Papa Francesco,

continueremo ad impegnarci per i valori che hai sostenuto e nei quali ci riconosciamo anche come comunità scientifica.