ISDE Toscana ha inviato una lettera all’Assessore alla Sanità della Regione Toscana, al Direttore Generale dell’Assessorato e ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali per sollevare una questione di estrema urgenza: la presenza di PFAS nelle acque potabili di numerosi comuni toscani. La segnalazione arriva dopo le analisi condotte da Greenpeace, che hanno confermato la diffusione di queste sostanze chimiche nell’acqua destinata al consumo umano.
I PFAS, tra cui il PFOA e il TFA, sono composti noti per la loro persistenza ambientale e per i gravi rischi per la salute, con effetti legati all’aumento di patologie oncologiche, cardiovascolari e di disturbi del sistema endocrino e riproduttivo. Per questo motivo, ISDE Toscana ha chiesto alle istituzioni un intervento immediato, che preveda un monitoraggio sistematico della qualità dell’acqua, il coinvolgimento dei laboratori delle Aziende Sanitarie Locali e dell’ARPAT per garantire analisi approfondite e trasparenti, nonché la pubblicazione periodica dei risultati per informare correttamente la cittadinanza.
Ma il problema non si risolve solo con il monitoraggio. È necessario intervenire alla radice, avviando una mappatura delle attività produttive che utilizzano o producono PFAS e imponendo la sostituzione di queste sostanze con alternative meno dannose. Allo stesso tempo, è fondamentale adottare strategie di mitigazione efficaci, come l’installazione di sistemi di filtraggio per eliminare i PFAS dalle acque potabili, e prevedere misure di tutela per le comunità più esposte, garantendo loro l’accesso ad acqua sicura.
“Se confermata, la presenza di PFAS nelle acque potabili può rappresentare un rischio per la salute pubblica e non possiamo permetterci di aspettare oltre. Offriamo collaborazione alla Regione Toscana per definire un programma di monitoraggio e, soprattutto, di censimento delle eventuali fonti, per evitare che la contaminazione continui e per individuare misure concrete per garantire un’acqua sicura e proteggere i cittadini” – hanno dichiarato Maria Grazia Petronio, referente di ISDE Toscana e Francesco Romizi di ISDE Italia.
ISDE Toscana continuerà a seguire con attenzione la vicenda e sollecita un riscontro rapido da parte delle istituzioni competenti, affinché si passi dalle parole ai fatti.