Skip to main content

Abbiamo recentemente visto come già alla fine del primo trimestre di quest’anno la situazione dell’inquinamento atmosferico fosse critica in molte città del nostro Paese. A fine marzo già in 11 città sono stati superati i limiti introdotti dalla nuova Direttiva europea 2881/2024 per il PM2,5 ed in 10 città per il biossido di azoto. Molti di più i superamenti dei limiti indicati dall’OMS per tutelare la salute umana.

In quella occasione era stato sottolineato dalle associazioni che effettuano la rilevazione come “I cittadini di oggi devono avere lo stesso diritto dei cittadini del 2030 [quando entreranno in vigore i nuovi limiti – ndr] a respirare un’aria che non li faccia ammalare.

L’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (ISDE Italia), l’Osservatorio Mobilità Urbana Sostenibile promosso da Clean Cities Campaign e Kyoto Club da gennaio 2025 hanno iniziato ad esaminare mensilmente, in 26 città italiane di 17 regioni, i dati rilevati dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria gestite dalle ARPA/APPA che fanno parte del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente. Nella rilevazione sono considerate le medie giornaliere relative alle polveri sottili ed al biossido di azoto, inquinanti per i quali le Linee Guida OMS del 2021 e la nuova Direttiva Europea n. 2024/2881 individuano limiti più restrittivi da non superare.

Ora sono stati pubblicati i dati aggiornati a fine aprile per tutte le città sulle quali viene effettuata la rilevazione.

Nel mese di aprile, che normalmente presenta situazioni meteorologiche meno favorevoli al persistere di condizioni di inquinamento atmosferico, in cinque stazioni di monitoraggio di altrettante città sono stati superati per più del 10% dei giorni i limiti previsti dalla nuova Direttiva per il PM2,5.

Complessivamente nel primo quadrimestre in tre città questi limiti sono stati superati per più di 50 giorni, mentre il massimo previsto dalla nuova Direttiva è di 18 giorni in un anno.

In quattro città portuali (dove gli effetti inquinanti del trasporto stradale e di quello navale si sommano) i limiti previsti dalla nuova Direttiva per il biossido di azoto sono stati superati per oltre un terzo dei giorni di aprile (addirittura a Napoli per il 60%).

Complessivamente nel primo quadrimestre in quattro città questi limiti sono stati superati per più di 50 giorni, mentre il massimo previsto dalla nuova Direttiva è di 18 giorni in un anno.