Il nuovo numero dei Quaderni ACP A cura di Giacomo Toffol e Vincenza Briscioli (Gruppo ACP Pediatri per Un Mondo Possibile) mette al centro un tema che riguarda tutti noi: il rapporto tra ambiente e salute dei bambini. Non è una questione astratta. Ogni volta che parliamo di aria inquinata, di ondate di calore sempre più frequenti, di pesticidi o di traffico urbano, stiamo parlando anche di salute pediatrica.
I bambini, infatti, sono i più esposti e i più vulnerabili. Hanno un organismo in piena crescita, respirano più aria in rapporto al loro peso rispetto agli adulti, passano più tempo all’aperto. Significa che qualsiasi esposizione – dallo smog agli interferenti endocrini – può incidere in modo più profondo e lasciare tracce che durano per tutta la vita.
Le evidenze scientifiche raccolte nel Quaderno sono chiare: l’inquinamento atmosferico è legato a un aumento di asma e allergie respiratorie, ma anche a un peggioramento delle capacità cognitive. I cambiamenti climatici, con il caldo estremo e gli eventi meteo violenti, influenzano direttamente la salute e il benessere dei più piccoli. Anche le sostanze chimiche presenti negli alimenti, nell’acqua e negli ambienti domestici possono interferire con lo sviluppo neurocognitivo e aumentare il rischio di alcune patologie.
A questo si aggiungono fattori legati al nostro modo di vivere le città: traffico, carenza di spazi verdi, sedentarietà. Tutti elementi che pesano su obesità infantile, salute mentale e qualità della vita.
In questo contesto, il ruolo della pediatria cambia: non si tratta solo di curare i sintomi, ma anche di riconoscere e prevenire i fattori ambientali che li generano. Significa parlare con i genitori non solo di vaccini e alimentazione, ma anche di aria pulita, mobilità sostenibile, riduzione dell’uso di pesticidi e scelta di ambienti sani per crescere.
Il messaggio che arriva dal Quaderno ACP è forte: la tutela della salute infantile non è solo un compito dei medici, ma una responsabilità collettiva. Servono politiche pubbliche che garantiscano aria respirabile, regolamentazioni più severe sulle sostanze tossiche, città a misura di bambino con spazi verdi e trasporti sostenibili.
In fondo, la salute dei bambini è lo specchio della salute del pianeta. Se il loro futuro è minacciato da un ambiente malato, significa che stiamo trascurando la prevenzione più importante di tutte. Prendersi cura dell’ambiente, ci ricorda questo numero speciale dei Quaderni ACP, è il primo atto di medicina pediatrica.
